Vulnerabilità CVE-2025-58360 GeoServer XXE e mitigazioni
La vulnerabilità CVE-2025-58360 rappresenta una delle minacce più critiche per le infrastrutture GIS del 2025. Questa falla di sicurezza di tipo XML External Entity (XXE) colpisce OSGeo GeoServer, uno dei server più utilizzati al mondo per la gestione di dati geografici. Con attacchi già documentati in natura e l’inserimento nel catalogo CISA KEV, questa vulnerabilità richiede un’azione immediata da parte di tutti gli amministratori di sistema.
Cos’è la vulnerabilità CVE-2025-58360 e come funziona
La CVE-2025-58360 è una vulnerabilità di tipo XML External Entity (XXE) che colpisce l’endpoint WMS (GetMap) di GeoServer. Questo tipo di attacco sfrutta la capacità del parser XML di processare entità esterne, permettendo agli attaccanti di manipolare le richieste XML per accedere a risorse non autorizzate.
Il meccanismo di sfruttamento funziona in questo modo:
- L’attaccante invia una richiesta XML malevola all’endpoint
/geoserver/wms - Il parser XML di GeoServer elabora le entità esterne contenute nella richiesta
- Attraverso queste entità, l’attaccante può leggere file arbitrari dal file system del server
- È possibile eseguire attacchi SSRF verso reti interne normalmente inaccessibili
- L’exploit può causare Denial of Service esaurendo le risorse del sistema
La particolarità più preoccupante di questa vulnerabilità è che non richiede autenticazione, rendendo qualsiasi istanza GeoServer esposta pubblicamente un potenziale bersaglio.
Versioni di GeoServer vulnerabili e patch disponibili
L’analisi delle versioni colpite rivela un panorama esteso di sistemi potenzialmente a rischio:
Versioni vulnerabili
- Tutte le versioni precedenti alla 2.25.6
- Serie 2.26.0 e 2.26.1
- Versioni di sviluppo non patchate delle serie precedenti
Versioni sicure e patch rilasciate
Il team di GeoServer ha risposto rapidamente rilasciando patch per multiple serie di versioni:
- Versione 2.25.6: Prima patch rilasciata per la serie LTS
- Versione 2.26.2: Fix per la serie stabile corrente
- Serie 2.27.x: Tutte le versioni includono la correzione
- Versione 2.28.1: Risolve esplicitamente CVE-2025-58360
È fondamentale verificare la versione attualmente in uso attraverso il pannello di amministrazione di GeoServer o consultando i log di sistema per identificare la necessità di aggiornamento.
Impatti di sicurezza e scenari di attacco
La CVE-2025-58360 presenta molteplici vettori di attacco che possono compromettere gravemente la sicurezza dell’infrastruttura:
Lettura di file arbitrari
Gli attaccanti possono accedere a file sensibili del sistema operativo, inclusi:
- File di configurazione contenenti credenziali
- Chiavi private SSH e certificati
- Database locali e file di backup
- Log di sistema che potrebbero rivelare informazioni sulla rete
Attacchi Server-Side Request Forgery (SSRF)
Attraverso l’exploit XXE, è possibile:
- Scansionare porte interne della rete
- Accedere a servizi interni normalmente protetti da firewall
- Interagire con servizi cloud metadata (AWS, Azure, GCP)
- Bypassare controlli di accesso basati su IP
Denial of Service
L’exploit può causare interruzioni del servizio attraverso:
- Consumo eccessivo di memoria durante il parsing XML
- Sovraccarico della CPU con richieste complesse
- Esaurimento delle connessioni di rete disponibili
Raccomandazioni CISA e requisiti di conformità
La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) ha inserito CVE-2025-58360 nel catalogo Known Exploited Vulnerabilities (KEV), stabilendo requisiti specifici per le agenzie federali americane.
Scadenza di mitigazione
CISA ha fissato la scadenza per la mitigazione al 1° gennaio 2026, richiedendo alle organizzazioni governative di:
- Applicare le patch di sicurezza disponibili
- Sospendere il servizio se la patch non è immediatamente applicabile
- Bloccare l’accesso pubblico alle istanze vulnerabili
Raccomandazioni per il settore privato
Anche se non obbligatorio, il settore privato dovrebbe adottare le stesse tempistiche per garantire la sicurezza delle proprie infrastrutture GIS.
Strategie di mitigazione immediate e a lungo termine
In caso di impossibilità di applicare immediatamente le patch, esistono diverse strategie di mitigazione temporanea:
Controlli di rete e firewall
- Limitare l’accesso all’endpoint
/geoserver/wmssolo a IP fidati - Implementare regole WAF per filtrare richieste XML sospette
- Utilizzare reverse proxy per isolare GeoServer dalla rete pubblica
- Monitorare il traffico di rete per individuare pattern di attacco XXE
Configurazione del sistema
- Disabilitare l’elaborazione di entità esterne XML quando possibile
- Configurare limiti di timeout per le richieste WMS
- Implementare rate limiting sulle chiamate API
- Rafforzare i permessi del file system per limitare l’accesso ai file sensibili
Monitoraggio e detection
Implementare sistemi di monitoraggio per identificare tentativi di exploit:
- Analisi dei log per richieste XML con entità esterne
- Alerting su accessi anomali ai file di sistema
- Monitoraggio delle connessioni di rete verso risorse interne inaspettate
- Tracking delle performance per identificare attacchi DoS
Piano di risposta e aggiornamento
La gestione della CVE-2025-58360 richiede un approccio strutturato per minimizzare l’esposizione e garantire la continuità operativa.
Fase di assessment
- Inventariare tutte le istanze GeoServer nell’infrastruttura
- Verificare le versioni in uso e identificare quelle vulnerabili
- Mappare i servizi che dipendono da GeoServer per pianificare la finestra di manutenzione
- Valutare l’esposizione pubblica di ciascuna istanza
Implementazione delle patch
- Pianificare l’aggiornamento durante finestre di manutenzione programmate
- Testare le nuove versioni in ambiente di staging prima del deployment
- Preparare piani di rollback in caso di problemi durante l’aggiornamento
- Documentare le modifiche alla configurazione necessarie
Verifica post-aggiornamento
- Confermare la versione aggiornata attraverso i log di sistema
- Eseguire test di penetration per verificare la risoluzione della vulnerabilità
- Monitorare le performance per identificare eventuali regressioni
- Aggiornare la documentazione di sicurezza dell’organizzazione
La vulnerabilità CVE-2025-58360 rappresenta un rischio concreto e immediato per tutte le organizzazioni che utilizzano GeoServer. L’evidenza di sfruttamento attivo in natura e l’inclusione nel catalogo CISA KEV sottolineano l’urgenza di applicare le patch disponibili. Le organizzazioni che non possono aggiornare immediatamente devono implementare le mitigazioni temporanee descritte e pianificare l’aggiornamento nel più breve tempo possibile per proteggere le proprie infrastrutture da questa minaccia critica.